L’Olivo – Olea Europaea
- 20 Marzo 2018
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L’olivo viene considerato da sempre una pianta rustica e generosa. La sua diffusione ha interessato tutti i continenti, in particolare la costa mediterranea, quella più vicina al suo habitat naturale.
L’ulivo ben si presta a questo ruolo di testimone delle epoche: le sue prime manifestazioni sul territorio italiano, Liguria compresa, affondano le radici nei millenni passati, quando la specie presente era ancora selvatica, l’Olivaster. Successivamente, dal periodo romano in poi, finalmente si ebbe l’ulivo che tutti conosciamo, addomesticato e coltivato in maniera sistematica, sempre più esperta col passare degli anni, dei decenni, dei secoli. Ecco perché oggi possiamo vantare una tradizione olivicola davvero sviluppata e invidiabile: gli agricoltori specializzati nella produzione di olio e olive hanno studiato sul campo le proprietà di questa specie arborea, selezionandone le cultivar più longeve in base al territorio e alle condizioni climatiche e meteorologiche, e hanno poi tramandato questo sapere di padre in figlio, così come gli uliveti, per centinaia di anni. Parte di questo patrimonio è composto di ulivi secolari o millenari, che ancora affondano le radici nei terreni fertili di tutto il paese, amati e a volte quasi venerati, producendo olive prelibate e olio di qualità finissima.
L’olivo è una pianta davvero straordinaria, presente in innumerevoli cultivar, ognuna con diverse caratteristiche, si adatta a quasi ogni tipo di territorio e spesso sopravvive in condizioni anche rasenti l’estremo, ha poca necessità di acqua, ha una possibilità di vita lunghissima. Ecco perché spesso gli uliveti più tradizionali sono nati generazioni e generazioni fa, e tra questi non è raro trovare anche alberi di ulivo secolari.
Ecco le varietà di Olivo presente nel nostro Vivaio:
Ecco le varietà di Olivo presente nel nostro Vivaio:
Presente negli uliveti della zona di Messina, Catania e Siracusa, ma anche in alcune aree della vicina Calabria. Nota anche con i sinonimi di Nuciddara , Verdella e Tardunazza.